Simon Wiesenthal, Il Girasole, i limiti del perdono, Garzanti

 

1942, a Leopoli, una SS morente chiede a un ebreo il perdono per i crimini che ha commesso. A rifiutare questa grazia al giovane nazista è Simon Wiesenthal, che dopo la guerra diventerà l’implacabile «cacciatore di nazisti», oltre che l’autore di diversi libri. A distanza di tempo, quel rifiuto continua a turbare Wiesenthal: ne discute con gli amici, va a visitare l’anziana madre della ss, infine decide di raccontare quella vicenda (e lo fa con grande intensità) per chiedere a sé stesso e ad altri testimoni e intellettuali se ha commesso un errore, negando il perdono. Nasce così Il girasole, pubblicato per la prima volta nel 1970 e ora arricchito da nuovi contributi: l’angosciata domanda di Wiesenthal suscita una riflessione collettiva sul tema del perdono da parte dei filosofi, storici e teologi.

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