Jan T Gros, I carnefici della porta accanto. 1941: il massacro della comunità ebraica di Jedwabne in Polonia, Mondadori

 

 

In un campo nei pressi di Jedwabne, una città del nordest della Polonia, c’è una targa che ricorda l’uccisione di 1.600 ebrei per mano della Gestapo e della polizia tedesca. Solo dopo sessant’anni si è scoperto invece che la targa racconta una parziale verità. Secondo una ricerca basata su diverse testimonianze oculari raccolte dall’autore, fu infatti il sindaco Marian Karolak a far radunare tutti gli ebrei nella piazza centrale della città dove ben presto vennero circondati da uomini armati che cominciarono a colpirli con pietre e bastoni. La polizia tedesca si limitò a fotografare il massacro. Un libro che apre un capitolo nuovo sulla responsabilità dei civili che in molti casi si rivelarono zelanti esecutori degli ordini tedeschi.

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