Igor Argamante, Gerico 1941, Boringhieri 

 

 

download (1)Un racconto lungo, più quindici brevi storie dell’epoca della Shoah ricostruite da Argamante sul filo della memoria e della documentazione. Il luogo è la Lituania degli anni bellici, che nel 1940 aveva subito l’occupazione sovietica, per poi passare sotto il controllo tedesco nel 1941 e tornare infine sovietica nel 1944.
In questi terribili frangenti, particolarmente drammatica è la sorte degli ebrei, tra umori antisemiti ampiamente diffusi nel paese, politica di sfruttamento e sterminio attuata dai nazisti e paura/speranza nei confronti dei «rossi». Cose che si conoscono, ma che qui rivivono in singoli fatti, in individui concreti – ebrei e SS, lituani e tedeschi, resistenti e collaborazionisti, bambini, giovani e vecchi, uomini e donne – nelle loro illusioni, nelle loro debolezze, nelle loro viltà, nella loro forza, nelle loro meschine ambizioni.
Le storie, tutte di grande interesse, sono raccontate con secchezza, con una cifra di sarcasmo ironico che fa risaltare ancora di più l’orrore. Argamante non si ritrae dinanzi agli episodi più ambigui, senza però alcun compiacimento; ci narra anche di comportamenti, nella comunità ebraica, squallidi e conniventi, certo biasimevoli da parte di noi spettatori al sicuro, ma la condanna per chi spinge l’uomo nel baratro è inesorabile.

l’autore Igor Argamante (nato Argamakow) è un russo-polacco naturalizzatosi italiano durante la guerra. Per trent’anni dirigente alla Olivetti, poi uomo d’affari e console onorario del Sudafrica, vive a Trieste, dove si dedica a ricerche storiche. È autore di Morte da cani. Piccola storia stalinista (Il Mulino, Bologna 2000); la raccolta di racconti Gerico 1941 è stata finalista alla ventunesima edizione (2008) del Premio Calvino.

 

 

 

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