1945 di Ferenc Török con Péter Rudolf, Bence Tasnádi, Tamás Szabó Kimmel e Dóra Sztarenki, Ungheria 2017.
Il film, tratto dal racconto “Homecoming” dello scrittore ungherese Gábor T. Szántó, ha vinto numerosi premi nei festival di tutto il mondo ed è stato presentato nella sezione Panorama della 67a edizione del Festival di Berlino.
In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il matrimonio del figlio del vicario, un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l’altro più anziano. Sotto lo sguardo vigile delle truppe sovietiche, i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall’arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura e il sospetto che i tradimenti, le omissioni e i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla.
Caratterizzato da un suggestivo bianco e nero, un cast di alto profilo e un approccio storicamente dettagliato, il nuovo lavoro di Ferenc Török racconta con sottigliezza e sfumature un periodo transitorio nella storia ungherese. Török dipinge un quadro complesso di una società che cerca di venire a patti con i recenti orrori vissuti, perpetrati o semplicemente tollerati per guadagno personale.
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