Collaboratore dell’Istituto di letteratura mondiale dell’Accademia delle scienze dell’URSS e critico letterario di punta di “Novyj Mir” si segnala per i suoi saggi, anticonformisti e stimolanti, sulla poesia e la letteratura russe del Novecento. Dalla fine degli anni Cinquanta diventa scrittore clandestino pubblicando all’estero, con lo pseudonimo di Abram Terz, racconti, romanzi brevi e saggi, impietosamente satirici nei confronti della realtà sovietica. Nel 1966 viene scoperto e processato insieme all’amico Julij Daniel’, suo “complice letterario”, e condannato a 7 anni di lavori forzati da scontare in un lager a regime duro. Nel 1973 gli è consentito di lasciare il paese e si stabilisce a Parigi, dove insegna per molti anni alla Sorbona. Tra i suoi libri usciti in Italia: Nell’ombra di Gogol’ (1980), Una voce dal coro (1982), Buona notte! (1987), Ivan lo Scemo (1993).