Settimia Spizzichino, Gli anni rubati, Comune di Cava dei Tirreni

 

Ci sono cose che tutti vogliono dimenticare. Ma io no. Io della mia vita voglio ricordare tutto, anche quella terribile esperienza che si chiama Auschwitz: due anni in Polonia (e in Germania), due inverni, e in Polonia l’inverno è inverno sul serio, è un assassino… anche se non è stato il freddo la cosa peggiore.
Tutto questo è parte della mia vita e soprattutto è parte della vita di tanti altri che dai Lager non sono usciti. E a queste persone io devo il ricordo, devo ricordare per raccontare anche la loro storia. L’ho giurato quando sono tornata a casa; e questo mio proposito si è rafforzato in tutti questi anni, specialmente ogni volta che qualcuno osa dire che tutto ciò non è mai accaduto, che non è vero.
(da: Settimia Spizzichino, Isa di Nepi Olper, Gli anni rubati. Memorie di Settimia Spizzichino, reduce dai Lager di Auschwitz e Bergen-Belsen. Premessa di Elio Toaff. Presentazione di Fausto Coen, Comune di Cava de’ Tirreni, 1996, p. 15)

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