Zaccaria Prilepin, Il monastero, Voland

 

Anni ’20 del secolo scorso. Artëm Gorjainov sconta una pena di tre anni alle isole Solovki, dove sorge un antico monastero adibito a prigione dura per reati politici e comuni. Fra čekisti e antičekisti, ladri e assassini, rivoluzionari e controrivoluzionari, il giovane tenta di sopravvivere in un mondo che ha adottato regole e leggi proprie, ma le condizioni di vita quasi insopportabili, la fame, il lavoro massacrante, i soprusi e la brutalità non sembrano piegarne l’indole integra. Sullo sfondo di una natura superba e violenta si dipana un appassionante romanzo storico, corale, ricco di personaggi e colpi di scena. Fra disumanità e ingiustizia, rivalità, amicizie, impossibili amori, il lettore si trova coinvolto in mille storie. Perché, come dice l’autore, “le Solovki sono il riflesso della Russia”. Zachar Prilepin romanziere tra i più noti del suo paese, ha vinto numerosi e importanti riconoscimenti letterari, fra cui il Nacional’nyj Bestseller nel 2008 e il Super Nacional’nyj Bestseller nel 2011. Amato e odiato, soprattutto per le sue posizioni politiche, affronta nel monumentale, vendutissimo e pluripremiato Il monastero un tema spinoso e attuale, quello del rapporto di un paese con la propria storia. Il romanzo ha ottenuto nel 2014 i premi Kniga Goda (Libro dell’anno) e Bol’šaja Kniga (Grande libro), nel 2016 il premio Ivo Andrič e il premio del Governo Federale russo per la cultura.

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