Edgar Hilsenrath, Jossel Wassermann torna a casa, Marsilio

 

Oggi è il 31 agosto, l’aria – dice il notaio – ha l’odore di crepuscolo degli dei.” Wasserman fa testamento. E’ la tarda estate del ’39: mentre tutta l’Europa si prepara alla guerra, nella sua villa sul lago di Zurigo, il ricco commerciante racconta, a un avvocato e un notaio, del mondo dal quale proviene: la piccola cittadina ebraica, accanto al fiume Prut, al limite orientale della vecchia monarchia danubiana. Il problema di Jossel è che il suo corpo non potrà più rimpatriare e infatti né il suo denaro, né le sue spoglie torneranno nel paese natale. Rappresentante di un popolo che come nessun altro sa attendere, per Jossel la speranza è più importante del fine che si è proposto. L’autore Edgar Hilsenrath nasce a Lipsia nel 1926, ebreo d’origine orientale, fugge in Romania con la famiglia per sottrarsi alla minaccia nazista. Internato in un ghetto ucraino fino al 1944, nel 1951 si imbarca per gli Stati Uniti, dove rimane per oltre trent’anni, prima di rientrare in Germania e stabilirsi definitivamente a Berlino. La sua opera è ispirata dall’esperienza della guerra e della shoah, e la sua scrittura cruda e irriverente, giudicata spesso amorale, ha suscitato a lungo polemiche soprattutto in Germania. I suoi libri, di cui alcuni pubblicati negli Stati Uniti e soltanto diversi anni dopo in lingua originale, sono ormai best seller tradotti in tutto il mondo.

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