Arthur Koestler, ladri nella notte
Negli anni ’30 a un gruppo di giovani pionieri viene assegnata una collina arida in Galilea per dare vita a un kibbutz: come “ladri nella notte” dovranno conquistare quelle terre aride, comprate a caro prezzo, renderle fertili e far crescere la loro comunità tra l’ostilità dei vicini Arabi e l’opportunismo degli Inglesi. Incombe su di loro l’esperienza delle persecuzioni, in modo devastante per alcuni. Il protagonista è un loro coetaneo inglese che partecipa all’esperimento ma allo stesso tempo li guarda con disincanto, fino a che non diventerà anche per lui questione di vita o di morte. Ci racconta dal vivo i sentimenti, le discussioni e le lotte di questi giovanissimi pionieri che cercarono di creare un mondo nuovo nella loro antica terra. Il romanzo ci mostra in nuce i rapporti tra Ebrei e Arabi prima della nascita dello Stato d’Israele, lo scontro tra albero e deserto, l’incompatibilità tra fatalismo antico e volontà di cambiare il mondo, ma anche il contrasto fra le diverse anime del sionismo e le ambiguità del Mandato britannico che contribuirono a rendere il conflitto esplosivo.