Giorgio Perlasca, L’impostore, Il Mulino

 

La vicenda dello “Schindler italiano” è tutta in queste pagine, in cui per la prima volta egli stesso registra, annotandoli con distacco, i caotici avvenimenti dai quali poteva dipendere la vita o la morte di un uomo. Una storia drammatica, avventurosa e per certi versi paradossale, raccontata dallo stesso protagonista, di cui emergono le doti diplomatiche, la passione civile, la grande spregiudicatezza e caparbietà che gli permisero di tenere al riparo dalla ferocia dei fascisti ungheresi e dei nazisti intere famiglie ebree. Un libro che mantiene vivo il ricordo di un eroe silenzioso, servendo anche come esempio affinché quello che è successo durante quegli anni tragici, mai più abbia a ripetersi in nessuna parte del mondo e verso nessuno. Giorgio Perlasca inventandosi quel ruolo di diplomatico spagnolo riuscì a salvare oltre 5200 ungheresi di religione ebraica.

 

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