Il giardino dei Giusti di Savona è stato inaugurato il 6 marzo 2024,
(Il 6 marzo ricorre la giornata dei Giusti dell’umanità), con tutte le autorità e gli studenti delle scuole che hanno scelto i nomi dei giusti da ricordare.
E con questo progetto promosso da Libera, comune di Savona e Ufficio Scolastico Provinciale Savona, la nostra città entra nel network di Gariwo (Gardens of the Righteous Worldwide), associazione che promuove la nascita di Giardini dei Giusti in tutto il mondo, pensati come luoghi che fanno memoria del Bene.
“In questo giardino c’è un albero, spoglio, ma con un nido che ha resistito tutto l’inverno– ha spiegato Dina Molino di Libera – e vorremmo che questo luogo diventasse un nido ed ospitasse tante persone. Qualcuno si è chiesto perché Libera, che si occupa in genere di cultura antimafia abbia pensato a questo giardino. Anche Gariwo pensa alla memoria di chi ha fatto del bene e noi non abbiamo fatto altro che universalizzare il concetto di memoria”.
“Ci avete donato un luogo, la cosa più preziosa che può essere fatta – ha affermato il sindaco Marco Russo – La città è fatta di luoghi è più questi sono significativi più il patto civico ha valore e viceversa. Questo è un luogo di memoria e di riflessione che parla di personale normali, non eroi, ma che hanno fatto scelte di enorme coraggio, scelte eroiche”.
“Questo non è soltanto un luogo – ha detto Benedetta Macripò – di ma uno spazio di memoria che viene inaugurato proprio nella Giornata dei giusti”. L’architetto Di Stefano, che ha lavorato gratuitamente alla progettazione del giardini, oltre ad aver ringrazio i soggetti che hanno dato il proprio contributo alla sua realizzazione, ne ha spiegato la simbologia. Con il materiale il ferro corten “un materiale che ricorda la via ferrata delle deportazioni, cosa che non deve mai più succedere” e la disposizione delle colonnine che rappresentano “un percorso, un cammino” o l’illuminazione delle colonnine con i nomi dei giusti scelti dai ragazzi di 14 scuole  “illuminati da faretti con i colori dell’arcobaleno, i colori della pace”.
I ragazzi delle scuole e associazioni coinvolte hanno poi letto i nomi dei 27 giusti del Giardino: Yusra Mardini, Gino Bartali, Iqbal Masih, Rocco Chinnici, Felicia Impastato, Peppino Impastato, Andrea Schivo, Don Pino Puglisi, Carlo Angela, Homa Darabi, Pio La Torre, Denis Mukwege, Berta Caceres, Giorgio Perlasca, Varian Mackey Fry, Ada Rossi, Mons. Andrea Ghetti, Don Giuseppe Girotti, Norma Parenti, Pavel Aleksandrovic Florenskij, Franco Basaglia, Vian Dakhil, Rigoberta Menchù Tum, Placido Rizzotto, Sonita Alzzadeh, Chico Mendes, Don Peppe Diana, Libero Grassi, Irena Sendler, Don Lorenzo Milani, Flavia Agnes.
Per il Giardino, dall’ideazione alla realizzazione ci sono voluti più o meno tre anni. Sono stati coinvolte tutte le associazioni aderenti a Libera Savona (Acli, Agesci, Aned, Anpi, Anteas, Arci, Auser, Bottega della solidarietà di Savona, Cgil, Futura Infanzia, Legambiente Savona, NuovoFilmStudio, Progetto città, Sportello antiviolenza Alda Merini e Telefono donna Savona), il comune di Savona, l’Ufficio Scolastico Provinciale e le Scuole di Savona e provincia di ogni ordine e grado (Istituti Comprensivi Savona 2, 3, 4, Vado Ligure, Millesimo, Carcare, Cairo Montenotte con Albenga 2 e Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte, Liceo Scientifico Grassi, Liceo Della Rovere, Liceo Chiabrera-Martini, I.T. Ferraris-Pancaldo, IIS Boselli-Alberti, ISS Mazzini-Da Vinci, Nuovo Polo Scolastico di Finale, ESE Ente Scuola Edile di Savona).

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