schindlers-listSCHINDLER’S LIST, Regia Steven Spielberg, interpreti Liam Neeson, Ben Kingsley, Ralph Fiennes, Caroline Goodall, Produzione USA, anno 1993.

Oscar è un venduto ai tedeschi. Almeno questo è ciò che appare. Li frequenta nei locali notturni. Beve birra. E scherza con loro. E’ un industriale. Sta bene economicamente. E sembra necessiti di manodopera per le sue fabbriche. Servono uomini subito per un’industria di pentole. Dai suoi amici tedeschi si fa dare un centinaio di prigionieri, non costano e possono essere sfruttati. Ma dietro quest’atteggiamento vile, si nascondono ben altre intenzioni. Una nuova speranza per quella gente. Forse Oskar Schindler aveva da sempre la Lista come obiettivo. O forse l’idea gli è venuta incrociando lo sguardo assente di quei prigionieri maltrattati. Questo nessuno può saperlo. Di certo, grazie a quella fabbrica di pentole, comincia il miracolo. Inizia a compiersi la missione di Oskar che riesce a compilare una lista di quasi milleduecento condannati. E riesce a salvarli.
È un film memoria. Il regista Steven Spielberg, che si è meritato l’Oscar, utilizza il bianco e nero, più efficace per certe immagini ispirate ai documenti dell’epoca. Restano cult, certi tocchi da maestro, fotogrammi simbolici e pesanti. Come il fumo nero che si leva alto nella notte, dal campo polacco. Questo basta al telespettatore per capire l’orrore di Auschwitz. Puntuale e rigorosa, la caratterizzazione dei personaggi. Fra tutti quella del più crudele, Amon Goeth, comandante delle SS, spietato assassino, solo per gioco, di centinaia di ebrei.
Il Film vince sette Oscar. Oltre a quello di Spielberg, infatti, la statuetta è stata assegnata per il Miglior Film, Migliore Direzione Artistica, Miglior Fotografia, Miglior Colonna Sonora, Miglior Sceneggiatura, Miglior Montaggio.

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